martedì 23 giugno 2009

La notizia prima di tutto

Nelle ultime ore - e ancora adesso, con l'ossessivo replay dai siti web - il direttore del Tg1 Augusto Minzolini mi ha impartito una grande lezione di giornalismo.
Riassumendo. Mercoledì 17 giugno il Corriere della Sera dedica un'intera pagina all'inchiesta della procura di Bari, avente per oggetto i traffici - tangenti, belle donne - orchestrati da un imprenditore per assicurarsi i ricchi appalti della sanità. Dalle intercettazioni telefoniche - ricordate quello strumento di indagine che il Parlamento vuole ora cancellare? - è emersa un'altra notizia di reato: induzione alla prostituzione. Per farla breve: a un certo punto della sua storia professionale, il suddetto imprenditore si è reso conto che proporre a politici e funzionari belle donne anziché grandi somme di denaro per ottenere appalti nella sanità avrebbe pagato di più. Non solo: il suddetto imprenditore ha anche realizzato che procacciare a uomini ricchi e potenti la compagnia di graziose cortigiane - escort oppure semplici modelle, poco importa - avrebbe potuto rivelarsi un traffico di per sé molto redditizio. Lasciando fottere - mai termine fu più adeguato - gli appalti nella sanità.
Il Corsera pubblica anche l'intervista a una delle protagoniste del "giro d'affari" del già citato imprenditore. Costei sostiene di essersi venduta al presidente del Consiglio e di aver registrato gli incontri.
Giornale alla mano, il Tg1 capisce subito che non può tacere la vicenda. Però comprende anche che non può spararla come meriterebbe. Il Tg1 ci gira intorno, allude, tossisce, deglutisce, borbotta. E il pubblico a casa, senza il supporto dei quotidiani, non ci si raccapezza. Anche perché, dopo il primo giorno, il Tg1 smette completamente di parlare della faccenda.
Così, ieri, il presidente della Rai Paolo Garimberti ieri ha convocato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini per fargli una ramanzina sulla completezza, l'obiettività e l'imparzialità dell'informazione. Tutto imbronciato, Augusto è comparso poco dopo sul suo tg in un messaggio videoregistrato. "Non ne abbiamo parlato", ha detto, "perché è gossip, non c'è ancora alcuna notizia certa".
Allora, ricapitoliamo. La riapertura del centro storico de L'Aquila - con una buona parte degli abitanti di città e provincia ancora nelle tende - è notizia, l'ipotesi che il presidente del Consiglio abbia pagato per godere della compagnia di giovani fanciulle no; la visita del Papa alla tomba di Padre Pio è notizia, l'ipotesi che nei festini a base di uomini potenti e fanciulle graziose girasse cocaina no; l'allarme maltempo è notizia, le registrazioni di Patrizia D'Addario, acquisite dalla magistratura, no.
Grazie, Augusto. Tu hai aperto la mia mente e mi hai fatto capire. Grazie per questa grande lezione di giornalismo.

Nessun commento:

Posta un commento