sabato 27 giugno 2009

Ce la farà il nostro eroe a farla franca?

Costui è un genio. Prima usa uno dei giornali della propria popolatissima galassia editoriale per attaccare a testa bassa un leader e un uomo dell'opposizione (Cesa dell'Udc e D'Alema del Pd) usando quello che da oltre un mese definisce "fango" (attribuendo loro, cioè, fatti che egli stesso - stando alle prove finora emerse - parrebbe aver compiuto). Poi, dopo aver dato la bella lisciata, esprime loro la propria solidarietà (respinta al mittente: i due hanno annunciato querela). Usando più o meno queste parole: "non ho mai condiviso i modi di chi ricorre ai pettegolezzi per insinuare dubbi o gettare discredito. Sono stato facile profeta quando ho previsto che l'imbarbarimento provocato da una ben precisa campagna di stampa avrebbe messo in moto una spirale che va assolutamente arrestata".
Messaggio a doppio scopo. Uno: dire ai due "adesso sapete cosa si prova a stare nei miei panni, perciò dite ai giornali vicini alla vostra area di smetterla con questo fuoco incrociato di annunci e domande oppure ve ne pentirete". Due: far arrivare all'opinione pubblica la sensazione che, in tutti i casi, si tratti soltanto di chiacchiere costruite ad arte per gettare discredito sugli uomini politici dell'area opposta. Un tentativo di mettere tutti sullo stesso piano, insomma.
Piccolo dettaglio: nel suo caso esistono evidenze - già pubblicare sui giornali e sui siti web di mezzo mondo - che non sono solo chiacchiere.
Riuscirà stavolta il nostro eroe a farla franca?

martedì 23 giugno 2009

La notizia prima di tutto

Nelle ultime ore - e ancora adesso, con l'ossessivo replay dai siti web - il direttore del Tg1 Augusto Minzolini mi ha impartito una grande lezione di giornalismo.
Riassumendo. Mercoledì 17 giugno il Corriere della Sera dedica un'intera pagina all'inchiesta della procura di Bari, avente per oggetto i traffici - tangenti, belle donne - orchestrati da un imprenditore per assicurarsi i ricchi appalti della sanità. Dalle intercettazioni telefoniche - ricordate quello strumento di indagine che il Parlamento vuole ora cancellare? - è emersa un'altra notizia di reato: induzione alla prostituzione. Per farla breve: a un certo punto della sua storia professionale, il suddetto imprenditore si è reso conto che proporre a politici e funzionari belle donne anziché grandi somme di denaro per ottenere appalti nella sanità avrebbe pagato di più. Non solo: il suddetto imprenditore ha anche realizzato che procacciare a uomini ricchi e potenti la compagnia di graziose cortigiane - escort oppure semplici modelle, poco importa - avrebbe potuto rivelarsi un traffico di per sé molto redditizio. Lasciando fottere - mai termine fu più adeguato - gli appalti nella sanità.
Il Corsera pubblica anche l'intervista a una delle protagoniste del "giro d'affari" del già citato imprenditore. Costei sostiene di essersi venduta al presidente del Consiglio e di aver registrato gli incontri.
Giornale alla mano, il Tg1 capisce subito che non può tacere la vicenda. Però comprende anche che non può spararla come meriterebbe. Il Tg1 ci gira intorno, allude, tossisce, deglutisce, borbotta. E il pubblico a casa, senza il supporto dei quotidiani, non ci si raccapezza. Anche perché, dopo il primo giorno, il Tg1 smette completamente di parlare della faccenda.
Così, ieri, il presidente della Rai Paolo Garimberti ieri ha convocato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini per fargli una ramanzina sulla completezza, l'obiettività e l'imparzialità dell'informazione. Tutto imbronciato, Augusto è comparso poco dopo sul suo tg in un messaggio videoregistrato. "Non ne abbiamo parlato", ha detto, "perché è gossip, non c'è ancora alcuna notizia certa".
Allora, ricapitoliamo. La riapertura del centro storico de L'Aquila - con una buona parte degli abitanti di città e provincia ancora nelle tende - è notizia, l'ipotesi che il presidente del Consiglio abbia pagato per godere della compagnia di giovani fanciulle no; la visita del Papa alla tomba di Padre Pio è notizia, l'ipotesi che nei festini a base di uomini potenti e fanciulle graziose girasse cocaina no; l'allarme maltempo è notizia, le registrazioni di Patrizia D'Addario, acquisite dalla magistratura, no.
Grazie, Augusto. Tu hai aperto la mia mente e mi hai fatto capire. Grazie per questa grande lezione di giornalismo.

lunedì 22 giugno 2009

Le principesse sul pisello

Dài, contiamoci.
Alzi la mano chi in fondo in fondo pensa: "Al posto suo l'avrei fatto anch'io. Avrei stipato un mucchio di baldracche nel garage di casa mia e mi ci sarei tuffato in mezzo ogni volta che ne avessi avuto voglia. Avendo tutti quei soldi...".
Alzi la mano chi in fondo in fondo sa di essere d'accordo con Vittorio Feltri, quando su "Libero" scrive che chi tromba governa meglio (vedi "Libero" di domenica 21 giugno).
Alzi la mano chi, in fondo, pensa che sia un figo. Dunque lo vota.
Vorrei anche solo per un giorno far parte della categoria. Giusto per sapere quel che si prova.

sabato 20 giugno 2009

Che letto grande che hai

Ma quanto è grande il letto grande? Possibile che costui abbia tutto grande? Una grande famiglia, una grande coalizione, un grande gruppo televisivo, perfino un letto grande? E sarà mai possibile, mi chiedo io, che laddove non hanno potuto opposizione, leggi contro il conflitto di interesse, sentenze della Corte Costituzionale, sentenze per corruzione, falso in bilancio, pericolose prossimità con organizzazioni mafiose, logge massoniche, uso privato di risorse pubbliche (leggi alla voce: voli di Stato), possa infine la lunga serie di feste cariche di "pilu"?
Incrociamo le dita.